E’ stata una grandissima emozione tornare a suonare a Numana, a 13 anni dal primo concerto all’alba, per la X edizione e dopo le interruzioni dovute al covid.
E’ stata un’edizione speciale, dove non è mancato nulla.
C’era l’eleganza del quartetto d’archi, l’esplosività della band, la dolcezza della voce di Rosa Sorice, la conduzione de fraterno amico Maurizio Socci insieme alla mia sorellina Lucia in dolce attesa. C’è stato il momento per ricordare Franco Cerri, grande musicista e grande Uomo che per tanti anni ha condiviso con noi questo palco. E c’era Diana, la giovanissima pianista Ucraina scappata dalla guerra. Viveva a Kharkiv nella sua casa con un bel giardino e una piscina. I genitori gestivano tre ristoranti, poi occupati dall’esercito. Avevano tanti progetti e tanti sogni. Sono dovuti scappare. Mi piace pensare che Franco Cerri, da lassù, sia stato felice di passare il testimone a una ragazzina di cosi grande talento. Viva la Musica !